Tarangire National Park

Il Parco Nazionale del Tarangire copre un’area ondulata di 2.600 chilometri quadrati, tra le pianure della savana Maasai a sud-est e i laghi della Great Rift Valley a nord e ovest. La parte settentrionale del parco è dominata fiume Tarangire, che scorre in canaloni sempre più ripidi fino gettarsi nel lago Burungi. Il sud è caratterizzato da vaste paludi, che nella stagione secca si asciugano trasformandosi in pianure verdeggianti.

Sebbene il Tarangire sia uno dei quattro parchi del “circuito settentrionale”  non viene frequentemente  inserito negli itinerari turistici ed è oggetto di visite veloci e relativamente superficiali. E’ un vero peccato. Pochi visitatori vanno oltre la trafficata area settentrionale, dove si trova la maggior parte dei campi e dei lodge. Consigliamo invece di trascorrere qualche giorno nel sud del parco, che è raggiunto da pochi visitatori e in cui si respira un’atmosfera selvaggia e primordiale.

Mammiferi

Il Tarangire fa parte di un ecosistema che va ben oltre i suoi confini.  Le specie animali che vivono nel parco variano a seconda della stagione  Da novembre a maggio parte della fauna selvatica lascia il parco, ma da giugno a ottobre gli animali tornano nelle paludi del Tarangire e, in particolare, si addensano lungo la rete fluviale. Questa è la stagione migliore per un safari nel Tarangire e farlo in questo periodo, puo’ essere un’esperienza davvero entusiasmante.

Nel parco dimorano moltissimi elefanti raggruppati in larghi branchi, così come miriadi di gnu e di zebre. Sono presenti anche consistenti popolazioni di impala, giraffe, antilopi alcine  (eland ) e bufali. La gazzella di Thompson, lo gnu , la cervicapra (reedbuck bohor) e il kudu maggiore e minore, vengono avvistati frequentemente. Anche l’antilope giraffa (generuk) e l’orice dalle orecchie frangiate vivono nel Tarangire.  Qualche rinoceronte nero trova rifugio nel parco, ma gli avvistamenti sono rari.

I leoni sono diffusi in tutte le zone del parco, così come i leopardi. I ghepardi prediligono invece le praterie aperte del sud Tarangire.  Nel  Tarangire vivono alcuni branchi di wild dog, che possono essere avvistati con un po’ di fortuna.

Uccelli

Anche l’avifauna del Tarangire è molto ricca.  Nel parco sono state registrate oltre 500 specie, inclusi storni cinerini e grandi stormi di  inseparabili dal collare giallo, entrambi endemici della Tanzania.

Vegetazione

La vegetazione del Tarangire comprende per lo più boschi aperti e terreni asciutti, boschetti di acacie e i caratteristici baobab. Ci sono anche alcune belle macchie di alberi di tortillis dalla cima piatta e qualche palma. Nel sud del parco, in mezzo a boschi ondulati, si ramifica una vasta rete di paludi. Sono impraticabili durante le piogge, ma nella stagione secca si prosciugano fino a diventare una distesa verdeggiante.

Da aprile a giugno

E’ la  stagione delle grandi piogge. Il paesaggio è lussureggiante, con fiori selvatici e uccelli migratori. Un ottimo periodo per fare bellissimi scatti.

Da giugno a ottobre

Durante la stagione fresca e secca, si raduna nel parco un’incredibile concentrazione di mammiferi, che qui emigrano attratti dalla riserva idrica permanente del fiume. Insieme ai mammiferi migratori arrivano nel parco anche un buon numero di predatori, che si aggiungono a quelli stanziali. Le giornate sono piacevoli, ma di notte le temperature possono precipitare notevolmente.

Da novembre a dicembre

Può fare caldo e umido durante le piccole piogge che cadono in novembre e dicembre. E’ comunque un buon periodo per visitare il Tarangire, perché le precipitazioni si verificano normalmente solo nel tardo pomeriggio.

Gennaio-Marzo

Diversamente da quanto succede nel Serengeti ed a Ngorongoro, nel Tarangire questi mesi tendono ad essere tra i più piovosi dell’anno In questo periodo la maggior parte degli animali lascia il parco e gli avvestimenti non sono generalmente eccellenti.